Tutte le attenzioni che cerchi

In materia di sicurezza

Quando vi sedete sulla poltrona del dentista, quasi sicuramente non fate caso a quello che succede intorno, ed in particolare alla preparazione degli strumenti e degli attrezzi che verranno usati su di voi. Uno studio attento alla sicurezza del paziente ed a quella dei suoi operatori attua una serie di accorgimenti fondamentali:

Sterilizzazione degli strumenti: quando le assistenti o il dentista aprono davanti ai tuoi occhi gli strumenti impacchettati, significa che quegli strumenti sono stati sterilizzati secondo un protocollo internazionale. Nel nostro studio si seguono severamente tali protocolli, con un’autoclave di classe B, l’unica che garantisce la sicurezza della sterilità degli strumenti; il corretto funzionamento dell’apparecchio viene verificato periodicamente con dei test (Bowie & Dick test, Helix Test).
Il protocollo di sterilizzazione prevede i seguenti passaggi:

  1. Decontaminazione/disinfezione: gli strumenti appena usati sul paziente vengono immersi in una soluzione disinfettante a base di ossigeno attivo.
  2. Risciacquo
  3. Decontaminazione/disinfezione: gli strumenti vengono spazzolati manualmente per rimuovere i residui grossolani di materiale, e poi inseriti in una vasca ad ultrasuoni che continua il processo di detersione, tramite l’azione combinata del calore, dell’azione chimica della sostanza disinfettante, e della vibrazione ultrasonica emessa dall’apparecchio.
  4. Risciacquo
  5. Asciugatura: tutti gli strumenti devono essere perfettamente asciugati, in quanto la successiva sterilizzazione ha successo solo su superfici asciutte.
  6. Imbustamento: tutti gli strumenti vengono imbustati in buste di plastica e carta termosaldate. Tali buste, verranno poi portate nell’autoclave dove avverrà il vero processo di sterilizzazione. Sulle buste viene applicata anche la data di avvenuta sterilizzazione; la sterilità della busta ha una durata di un mese, oltre la quale gli strumenti devono essere re imbustati e sterilizzati nuovamente.
  7. Sterilizzazione in autoclave: l’autoclave è l’apparecchio che attua il sistema di sterilizzazione a caldo più sicuro. Nel nostro studio disponiamo di un’autoclave di ultima generazione in CLASSE B, l’unica che esegue cicli di vuoto frazionato (controllo computerizzato e stampa del processo di sterilizzazione) che garantiscono l’espulsione di tutta l’aria contenuta nella camera dell’apparecchio, garantendo la sterilità anche all’interno di corpi cavi (come le turbine). In queste condizioni qualunque forma virale, batterica e qualunque spora viene distrutta.
  8. Stoccaggio: Le buste con gli strumenti sterili vengono sistemati nei cassetti dove verranno prelevati subito prima di essere utilizzati. Tutti gli strumenti una volta rimossi da queste buste, utilizzati o no sul paziente, subiscono tutto il processo di sterilizzazione da capo. Una volta trascorso un mese dalla sterilizzazione, lo strumento viene di nuovo sterilizzato in quanto la busta, anche se sigillata, mantiene la sterilità solo per un mese.

 

Ritenendo la sterilità fondamentale in quanto la sicurezza del paziente è altrettanto importante quanto la qualità delle cure, lo studio ha recentemente investito nel dotarsi di un apparecchio (Multisteril, TecnoGaz) che svolge i primi 5 punti del processo di sterilizzazione (Decontaminazione/disinfezione, Risciacquo, Detersione manuale e con ultrasuoni, Risciacquo, Asciugatura) in modo automatico, eliminando i rischi per l’operatore e per il paziente, ed ottimizzando il processo.

 

Ampio utilizzo del monouso: la sterilizzazione non può essere attuata su materiali plastici e sulle superfici. In tal caso è molto utile proteggere le superfici o vari attrezzi con pellicole trasparenti che vengono rimosse e sostituite tra un paziente e l’altro. In particolare il nostro studio cambia sempre tra un paziente e l’altro i puntali della siringa aria- acqua: notate quando verrete da noi, che una volta accomodati alla poltrona, verrà montato il beccuccio ed un sacchetto di plastica monouso alla siringa. Questa manovra vi darà la garanzia che non ci sarà la possibilità di trasmissione di malattie infettive gravi (come HIV o virus dell’epatite B o C), cosa che non potrà essere garantita negli studi che hanno il puntale della siringa fisso, il quale viene soltanto disinfettato.

Il monouso viene applicato anche sulla lampada di fotopolimerizzazione, che viene utilizzata per far polimerizzare le otturazioni estetiche, sul puntale del laser a diodi, e sulla fotocamera intraorale, usata per mostrare sullo schermo particolari della bocca del paziente.

Ricambi continui dei trapani (turbine e micromotori): in molti studi hanno una sola turbina ed un solo micromotore che utilizzano su tutti i pazienti della giornata, attuando soltanto una disinfezione di superficie con spray tra un paziente e l’altro. Tale manovra non è assolutamente sufficiente a garantire l’impossibilità della trasmissione di malattie infettive. Nel nostro studio abbiamo investito sulla sicurezza dei nostri pazienti, potendo garantire a tutti i pazienti dei trapani sterili grazie all’elevato numero di trapani disponibili.

Utilizzo di turbine mono pazienti, per coloro che hanno malattie infettive; queste turbine vengono utilizzate solo su quel paziente per il ciclo di terapia, dopodichè vengono buttate via. Non c’è quindi assolutamente il rischio di contaminare altri pazienti!

Disinfezione dei circuiti idrici: all’interno dei tubi di collegamento della rete idrica con i cordoni a cui si collegano turbine, manipoli e la siringa aria-acqua, si accumulano liquidi provenienti dalla rete idrica stessa. Anche se quest’acqua all’origine negli acquedotti è sottoposta a numerosi e severi controlli batteriologici, durante il suo tragitto e soprattutto nelle sottili condotte dei riuniti odontoiatrici può rappresentare sede di proliferazione batterica. Anche se i nuovi riuniti odontoiatrici presentano un sistema di protezione che impedisce che i liquidi degli spray possano rientrare all’interno dei cordoni, un residuo rischio che gli spray contaminati dai fluidi del paziente rientrino nei cordoni portandosi dietro dei batteri rimane. È buona norma innanzitutto alla fine della seduta far defluire gli spray dagli attacchi privi di turbine e manipoli, in modo tale che i cordoni siano pieni di liquidi puliti. Abbiamo dotato le nostre poltrone di un sistema che isola la poltrona dalla rete idrica, e la connette ad un serbatoio contenente acqua ossigenata che ripulisce i cordoni. Il nostro studio attua sistematicamente la disinfezione dei circuiti idrici utilizzando prodotti  che uniscono all’efficacia dell’azione battericida del perossido di idrogeno concentrato, la ecocompatibilità del prodotto stesso, il quale mescolato all’acqua nello scarico si decompone in sostanze assolutamente biodegradabili ed ecocompatibili.

Nel rispetto dell’ambiente

Il nostro studio profonde continuamente lo sforzo di cercare procedure e materiali che siano quanto più ecologici ed ecocompatibili possibili.

  • Da anni seguiamo la raccolta differenziata dei rifiuti;
  • I rifiuti organici e potenzialmente infetti vengono afferiti a ditte specializzate nel loro smaltimento;
  • Abbiamo un apparecchio per le esecuzioni di panoramiche dentarie (ortopantomografo) digitale, che quindi azzera l’uso di pellicole e liquidi di stampa.
  • Stesso discorso vale per l’esecuzione delle radiografie che si realizzano all’interno della bocca: la normale pellicola da sviluppare con i liquidi è stata sostituita da sensori ai fosfori che una volta impressionati dal raggio x vengono letti da un dispositivo e trasferiti sul computer; non esistono più liquidi di sviluppo e fissaggio da smaltire, e l’esposizione a radiazioni da parte del paziente è inferiore.
  • Utilizziamo nei nostri cicli di sterilizzazione prodotti ecocompatibili e biodegradabili per non inquinare l’ambiente (Acido Peracetico).

Per la tutela della vostra salute

Abbiamo a disposizione in studio una serie di farmaci per gestire le emergenze mediche.

In caso di malore del paziente, in attesa dell’eventuale intervento del 118, possiamo somministrare farmaci che possono risultare salvavita (anti – ipertensivi, anti – angina, diuretici, anti – emorragici, anti – asmatici, ed anti – allergici, compresa la siringa di fastject per lo shock anafilattico).

Inoltre, abbiamo in dotazione il defibrillatore AED, un dispositivo fondamentale nella gestione del paziente che ha subito arresto cardiaco; completamente automatico, una volta connesso al paziente tramite piastre (pediatriche e per adulti), il defibrillatore è in grado di eseguire un ECG del cuore del paziente, e rilevare la necessità o meno di defibrillare il cuore.